Come funziona un’etichettatrice: guida pratica

L’etichettatrice è un macchinario di piccole/ medie dimensioni che crea etichette.

Imprescindibile strumento sul luogo di lavoro, in ufficio, in magazzino e in qualunque studio professionale, il suo compito è quello di aiutare nell’organizzazione delle attività quotidiane.

Esistono diversi modelli, disponibili su siti come omnitekstore, che producono etichette più o meno elaborate a seconda delle esigenze.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di un’etichettatrice e come si utilizzano.

Come funziona un’etichettatrice?

Innanzitutto, le etichettatrici possono essere alimentate in due modi diversi: a batteria o a corrente.
Quindi il primo passo da fare per il suo utilizzo è assicurarsi che le batterie siano ben inserite e con la polarità corretta, nel primo caso, o che il cavo in dotazione sia correttamente inserito nella presa di corrente e nel macchinario, nel secondo caso.

Le etichettatrici sono macchine delicate e di dimensione solitamente ridotta.
Hanno componenti elettroniche che possono danneggiarsi facilmente, è bene quindi maneggiare questo strumento con cura.

Oltre ad evitare, come è ovvio, cadute, movimenti violenti o strappi.

2 semplici passi per usare un’etichettatrice

Il manuale d’utilizzo dell’etichettatrice rimane la prima fonte di informazioni da consultare in questi casi.

Nel caso in cui non si abbia il cartaceo a disposizione, si trovano spesso versioni consultabili anche online, ma in generale questi sono gli step da seguire per un utilizzo corretto.

1.   Inserire il nastro termico

Prima ancora di accendere l’etichettatrice, bisogna inserire il nastro termico o in alternativa il ribbon inchiostrato con il rotolo delle etichette, nell’apposito vano.

Per sapere quale dei due utilizzare, è necessario identificare il metodo di stampa utilizzato dall’etichettatrice.

  • Stampa termica diretta. In questo caso esiste un solo nastro, perché la testina di stampa scalda il nastro termosensibile cambiandone il colore in corrispondenza del testo.
  • Stampa a trasferimento termico. In questo caso sono necessari due nastri, uno con l’inchiostro e uno con le etichette. La testina di stampa scalda il nastro con l’inchiostro e l’inchiostro sciogliendosi si trasferisce sul materiale di consumo, creando l’etichetta.

Sia il nastro termosensibile che il nastro inchiostrato hanno una forma che ricorda le vecchie cassette musicali, mentre il materiale di consumo somiglia ad un rotolo.

Queste diverse componenti vanno inserite nei vani appositi, assicurandosi di farle passare lungo le guide preposte.

2.   Comporre le etichette

La modalità di creazione delle etichette differisce in base al modello utilizzato.

  • Modelli palmari. Forniti di tastiera alfanumerica e di uno schermo, dopo l’accensione è sufficiente immettere il testo selezionando le lettere corrispondenti. I modelli più evoluti permettono anche di selezionare font e dimensioni del carattere diversi, o addirittura di aggiungere cornici.
  • Modelli con desktop. Al contrario dei modelli palmari, hanno bisogno di un dispositivo esterno come un tablet o un PC e di un software dedicato per creare il testo e/o l’immagine dell’etichetta da stampare. Per questo, sono spesso vendute insieme ad un CD da dove scaricare il programma, che sarà anche il primo passo da compiere. Una volta impostate le etichette sul PC si può passare alla stampa connettendo il PC alla stampante grazie ad un cavo USB o con la funzione wireless ove prevista.

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi al libretto delle istruzioni in caso di dubbio e fare qualche tentativo per raggiungere il risultato di stampa desiderato.